Laboratori di Autocoscienza Combattente / Empowering Self Defense
Difendersi dalla violenza non vuol dire solo resistere alle aggressioni, ma minare alla base i dispositivi che inferiorizzano i corpi-mente in base a genere, età, etnicità, abilità, classe sociale, specie. Il senso di impotenza che spesso blocca la capacità di dire di “no”, di affermare se stesse, le proprie idee con la voce e con il corpo, realizzare i propri progetti non deriva da una propria inettitudine, ma da precisi dispositivi culturali, sociali e politici che impattano sui corpi così come sulle menti e sulle emozioni: comprenderli e sfidarli è un percorso di liberazione e di empowerment.
Non si tratta quindi solo di “ limitare i danni”, ma di riacquisire la propria centratura, la capacità di definire il proprio spazio-tempo, muoversi liberamente in esso e trasformarlo per renderlo abitabile per tutte e tutti. Attraverso un percorso che intreccia pratiche fisiche derivate da diverse arti marziali dell’Asia orientale e sudorientale, meditazione, elaborazioni teoriche di tipo filosofico, antropologico, sociale e politico, I’Autocoscienza Combattente/Empowering Self Defense si pone come obiettivo di liberare i corpi femminili e femminilizzati, le soggettività non binarie e quelle maschili che non si riconoscono nei modelli di mascolinità dominante dal senso di inferiorizzazione che preclude una risposta efficace alla violenza machista, sia essa verbale, psicologica, fisica, economica, relazionale, sociale e culturale.
Nei laboratori si parte dal corpo, territorio in cui il dominio della violenza ha creato blocchi e inibizioni che sono state interiorizzate, per entrare in contatto con la propria vulnerabilità e con i propri punti di forza. Questi due aspetti non sono opposti, bensì interconnessi: è l’ascolto consapevole delle proprie ferite che riesce a guidare verso lo sviluppo di una forza non oppressiva, ma efficace e capace proprio perché non dimentica accoglimento ed empatia. L’esperienza corporea condivisa diviene quindi la base di elaborazioni che aprono nuovi scenari, in cui il piacere e la gioia di riscoprirsi “non seconde”, ma complete e autodeterminate, nel corpo e nella mente, guidano a superare lo stato di paura che inibisce spesso le nostre azioni e le nostre voci, esplorando un altro genere di forza.
I laboratori sono organizzati su richiesta, per un minimo di 10 persone.
Possono essere svolti in forma intensiva e residenziale, o strutturati in un percorso a più tappe.
I programmi e le locations verranno concordati sulla base delle esigenze dei singoli gruppi.
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